NOVENA POPOLARE
DEI SANTI MARTIRI
ALFIO, FILADELFO E CIRINO
PATRONI DI LENTINI
1 | O gloriosi Martiri, di Vaste Puglie, figli di Vitale
e Benedetta martire, che in età ancor giovanile vi
consacraste talmente al Signore da diventare i perfetti
modelli dei cristiani rinunziando per sempre alle
ricchezze, al lusso ed ai divertimenti della vita,
malgrado la nobiltà della vostra nascita e del vostro
casato, ottenete a noi tutti la grazia di preferire
sempre il ritiro alla comparsa, la modestia alle pompe
del secolo per vivere come Gesù nascosti al mondo, e
ottenere la gloria del Cielo. Pater, Ave, Gloria. O Santi Martiri, pregate pregate per noi |
2 | O gloriosi Martiri che ripieni del santo timor di Dio,
seguendo l'esempio del vostro maestro S. Onesimo martire
per Gesù anzichè perdere la fede, ottenete a noi la
grazia d'adempiere sempre con esattezza i doveri del
vostro stato, di insegnare ognora col nostro esempio a
temere Iddio più degli uomini, di non perdere la nostra
fede, e di essere disposti a soffrire per amor suo
qualunque affronto e qualunque tormento anzicchè non
osservare una sola delle cristiane virtù. Pater, Ave, Gloria. Il timore di Dio Santo e perfetto |
3 | O gloriosi Martiri, che esortati da Nigellione a
ubbidire agli empi comandi di Gallo imperatore, non vi
piegaste affatto ne alle promesse più lusinghiere, ne
alle minacce più spaventevoli, dichiarando solennemente
di volere piuttosto soffrire qualunque supplizio anzicchè
violare la legge di Dio, laonde foste appesi alle forche
per un giorno intero e battuti, poi mandati a pie scalzi
a Roma, ove, dopo mille insulti e strapazzi foste chiusi
in un umido carcere e legati ad un ceppo per le mani e i
piedi: otteneteci la grazia di non mai atterrirci per le
persecuzioni del mondo e di non rifiutarci giammai a
qualunque sacrificio. Pater, Ave, Gloria. L'Empio Nigellion invano combatte |
4 | Non avendo potuto abbattere la vostra costanza nella
fede e nella religione il crudele Valeriano da ordine che
a somiglianzà di Gesù foste spogliati, legati ad un
palo, flagellati e battuti con striscie di cuoio e con
verghe, poi legati e mandati a Pozzuoli, da Diomede, ove
furono uccisi il maestro Onesimo, Erasmo e i 13 compagni.
Per quei dolori e spasimi che allora soffriste, ottenete
a noi tutti la grazia di tanto infervorarci nella fede di
Gesù Cristo, quanto più terribile ed aperta è la
persecuzione che muovesi contro di noi. Pater, Ave, Gloria. Battuti al palo, egri, sanguinolenti |
5 | O gloriosi Martiri, voi che per Burla aveste ragi i
capelli e a piedi foste mandati in Lentini, costretti a
portare sulle spalle delicate due grosse travi, guidati
da 4O soldati, voi guariste miracolosamente un povero
ammalato storpio ed invaso dal demonio, indi convertiste
alla santa fede S. Mercurio con altri 2O soldati in
Lentini, chiusi nel carcere chiamato Grotte dei Santi
foste guariti da ogni tormento da S. Andrea sceso per voi
dal cielo, e ristorati dalla fame da S. Tecla e S.
Giustina. Fate, o Martiri Santi, che i nostri cuori si
convertano a Gesù con una buona e santa confessione,
aiutateci nei guai, assisteteci nei nostri dolori. Pater, Ave, Gloria. Sulle spalle di due travi aggravati, |
6 | E chi può ricordare, o Martiri Santi, gli orrendi
supplizi che vi fece soffrire in Lentini il crudele
Tertullo per farvi rinunziare la fede di Gesù Cristo? Vi
fè legare ad una colonna, percuotere con verghe e
bastoni, ma rimasero paralizzati i carnefici. Vi fè
appendere con i piedi in alto, lacerare le carni con
pettini di ferro, ma foste guariti per miracolo; vi fè
mettere ai piedi scarpe di ferro infuocato e ripieni di
chiodi, costringendovi a camminare per le vie di Lentini,
indi ricondotti in carcere grondanti sangue foste chiusi
per morirvi di fame, ma foste guariti un'altra volta da S.
Andrea, e ristorati da S. Tecla. Per questi dolori e
prodigi guarite, o Martiri Santi, le nostre infermità
per renderci degni seguaci e figli di Gesù Cristo nostro
Signore. Pater, Ave, Gloria. Contro di voi sfoga il sno furor Tertullo |
7 | Credeva il tiranno Tertullo di trovarvi nel carcere
morii per fame e dolori, ma al vedervi guariti, allegri e
piu belli, invece di convertirsi vieppiù infuria contro
di voi, vi fa flagellare con nervi, affumicarvi, radere i
capelli e scottare versandovi sul capo pece bollente, vi
fa indi spogliare e legati per i piedi vi fa trascinare
per tutte le vie di Lentini con incredibili strapazzi e
tormenti, e voi soffriste tutto con pace, pregando per i
vostri nemici. Per tale costanza ottenete a noi la grazia
di ringuardare con l'occbio della fede i nostri dolori e
le nostre amarezze onde reputarci tanto più fortunati
quanto più ci e dato di patire per Gesu Cristo sopra la
terra. Pater, Ave, Gloria. S. Alfio e Filadelfo, e S. Cirino, |
8 | O glorioso S. Alfio, che giunto all'eta di 22 anni
aveste strappata la lingua nel luogo detto Fontana e
gettata in un pozzo ove scaturisce acqua miracolosa, no
non meritavate voi tante barbarie e tanti dolori perchè
la vostra lingua serviva solo a lodare e a pregare Dio.
La nostra lingua sì che meriterbbe simile supplizio
perchè altri la usa a maledire e a bestemmiare Iddio,
altri a mormorare il prossimo. Deh! fate o Martire Santo,
che noi possiamo reprimerla per lodare e benedire il
Signore ed i Santi suoi e parlare bene di tutti. Pater, Ave, Gloria. O Alfio Santo, da crudele mano |
9 | O glorioso S. Filadelfo che a 21 anni foste bruciato
vivo sopra una gratella, e voi S. Cirino che a 19 anni
foste gettato entro una caldaia di pece bollente, per cui
ambedue soffriste acuti dolori e moriste in mezzo ai più
atroci tormenti; deh! unitevi al vostro fratello S. Alfio
e pregate il Signore per questa citta. Voi siete i nostri
protettori, ci siamo posti sotto il vostro patrocinio.
Volgete uno sguardo su di noi, proteggete le nostre
famiglie, e le campagne, i ricchi e i poveri, i buoni e i
tristi, benedite i negozi e i lavori, convertiteci tutti
a Dio, fate che lo amiamo davvero e che potessimo goderlo
con voi in Paradiso. Così sia. Pater, Ave, Gloria. O Filadelfo, giovane innocente. |